17 – 24 marzo ’26da
€ 1.870 Voli Inclusi da Roma e Milano
Un viaggio in Uzbekistan durante il Navruz, il capodanno persiano che segna l’arrivo della primavera, è un’esperienza unica tra storia, cultura e tradizioni. Questo tour organizzato lungo l’antica Via della Seta tocca le città simbolo del Paese – Khiva, Bukhara, Samarcanda e Tashkent – nel periodo più vivace dell’anno. Il Navruz è la grande festa del rinnovamento: le strade si riempiono di colori, danze, musica e piatti tipici, offrendo un’occasione speciale per vivere da vicino l’autentica ospitalità uzbeka. Un viaggio indimenticabile tra meraviglie architettoniche, artigianato locale e la magia delle celebrazioni primaverili.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
Partenza dall’Italia per Urgench via Istanbul con volo di linea Turkish Airlines. Pasti e pernottamento a bordo
Arrivo all’aeroporto di Urgench al mattino. Disbrigo delle formalità d’ingresso e doganali, incontro con la guida locale e partenza per Khiva (circa 30 Km). All’arrivo sistemazione in hotel e tempo a disposizione per il riposo. Pranzo in ristorante locale. Inizio delle visite della città di Khiva, una cittadina medievale dal fascino uzbeko racchiusa all’interno di mura di fango. La Ichan Kala, la parte murata della città, è un sito di valore universale, protetto dall’Unesco, tanto da essere considerata una città-museo. Khiva è rimasta intatta dal XVI secolo e conserva edifici monumentali stupefacenti tra cui moschee, minareti, madrasse e antichi palazzi.
Passeggiando all’interno della città vecchia sembra di vivere in un passato così lontano dai nostri giorni che, se non fosse per il peregrinare di turisti lungo le vie del centro storico, stenteremmo a credere di vivere il nostro tempo. Khiva, inoltre, vanta origine bibliche, secondo la leggenda, infatti, il fondatore della città su Sem, il figlio di Noè. Visiteremo la Madrassa di Amin Khan e il minareto “Kalta Minor” (1852-1855), che colpisce soprattutto per le sue decorazioni e le sfumature azzurre e verde smeraldo.
Visita della residenza Kunya Arc, la “vecchia fortezza” costruita tra il X-XIX secolo, antica residenza dei sovrani di Khiva. Al suo interno si trovano l’harem, la zecca, una moschea e una prigione.
Visiteremo la Madrassa di Mukhamed Rakhim Khan II (1871) costruita su indicazione di Rakhim Khan, l’ultimo khan della città. Vista del Mausoleo di Pakhlavan Makhmud (filosofo poeta e patrono di Khiva) XIV-XIX secolo, dalle notevoli decorazioni, con il suo incantevole cortile, uno dei luoghi più belli della città. Visita della Madrassa e il minareto di Islam Khodja (1908-1910) i monumenti islamici più recenti di Khiva. Il minareto, decorato con mosaici turchesi, assomiglia ad un insolito e incantevole faro; con i suoi 56 metri di altezza, è’ il più alto dell’UzbekistanProseguimento delle visite con la Moschea Juma “moschea del venerdì’” (X-XVIII secolo) dalle 218 colonne intarsiate in legno che sostengono il tetto succedendosi in armonia, seguendo una perfetta geometria. Visita del Palazzo Tosh Houli (XIX secolo) il cui nome significa “casa di pietra” al cui interno si possono ammirare le decorazioni più sontuose di Khiva: piastrelle in ceramica, sculture in pietra e in legno. Infine, il Mausoleo di Seid Allaudin del XIV secolo, il monumento più antico della città e la nuova scuola russa risalente all’inizio del XX secolo. Cena in ristorante locale.
Prima colazione. Al mattino presto, partenza per Bukhara (430 Km) che si raggiunge dopo circa 5/6 ore di viaggio attraverseremo il grande deserto del Kyzylkum che significa “le sabbie rosse”. Arrivo a Bukhara in tempo per il pranzo. Sistemazione in hotel. Tempo libero nel pomeriggio per iniziare ad esplorare l’antica città con i suoi meravigliosi monumenti e girovagare tra le bancarelle dei mercati di Bukahara. Sistemazione in hotel. Cena in ristorante locale.
Prima colazione in hotel. Bukhara rappresenta l’esempio più completo di città medioevale dell’Asia centrale. Le viuzze della città, i mercati coperti, ricordano gli antichi commerci di un tempo. È stata in passato il più grande centro della teologia musulmana. La vita, oggi, ruota intorno al complesso Lyabi Hauz: il punto di ritrovo di giovani uzbeki e turisti di ogni ove. Qui troviamo diversi caffè all’aperto e piccoli boutique hotel.
Visita del Mausoleo dei Samanidi (IX-X secolo.) uno degli edifici più antichi e meglio conservati della città, costruito appunto dai Samanidi per omaggiare il capostipite della loro dinastia, sepolto al suo interno insieme ad altri discendenti. Visita del Mausoleo “Chashma Ayub” (XII-XVI sec.) costruito sopra una sorgente. Il nome significa “fonte di Giobbe”.
Vista della Moschea “Bolo Khauz” (1712-1713) e la fortezza dell’Ark (X-XX sec). Visita del sontuoso complesso Poi Kalon che include tre costruzioni: la Moschea Kalon “grande” (XVI sec); il Minareto Kalon (XII sec), si tratta di una struttura incredibile, alta 46 m e con fondamenta profonde 10 metri. Di fronte alla moschea, con le sue luminose cupole azzurre, che contrastano con il paesaggio circostante, sorge la Madrassa di Miri Arab del XVII secolo. Pranzo in un ristorante locale. Visita dei mercati coperti di Bukhara risalenti al XVI secolo: il Toki-Zargaron (il mercato dei gioiellieri); il Toki- Telpak-Furushon (il mercato dei venditori di cappelli); il Toki-Sarrafon (i cambiavalute). Visita della Madrassa di Ulugbek, risalente al 1417, una delle tre madrasse fatte costruire da Ulugbek, le altre si trovano a Gijduvan e a Samarcanda. Visita, inoltre, della Madrassa di Abdulazizkhan (1651- 1652) situata proprio di fronte alla madrassa di Ulugbek.
A seguire, visita della Moschea “Magokhi Attar”, che si trova nel centro storico della città nei pressi del Lyabi Hauz. La moschea è la più antica della regione, risale al XII secolo, e la sua valenza storica è avvalorata dai rinvenimenti di un antico tempio zoroastriano del V secolo, distrutto successivamente dagli arabi, i cui reperti sono stati portati alla luce dagli scavi archeologici degli anni trenta.
Visita, quindi, del complesso “Lyabi Hauz”, una piazza costruita intorno ad una vasca nel 1620 (Lyabi Hauz significa “vicino alla vasca”) e rappresenta indubbiamente il posto più tranquillo della città all’ombra di secolari alberi di gelso. Il complesso comprende La Madrassa, Il Khonako di Nadir Divan Begi (1620-1622) e la Madrassa Kukeldash.
Esperienze:
Partecipazione al tradizionale rito dell’apertura del grande calderone di sumalyak, il piatto simbolo delle celebrazioni di Navruz.
Il sumalyak è un piatto che rappresenta il rinnovamento, la prosperità e il risveglio della natura con l’arrivo della primavera. Considerato di buon auspicio, è tradizionalmente associato alla fortuna e alla felicità. La sua preparazione – a base di grano germogliato, farina, olio e acqua – è lunga e laboriosa, e coinvolge attivamente più persone in un vero e proprio rito collettivo tramandato nei secoli. Questo momento, fortemente rituale e conviviale, rafforza il senso di comunità e lo spirito di condivisione tipico delle celebrazioni del Navruz.
Visita a una casa tradizionale locale (per pranzo o cena), con dimostrazione dell’arte del ricamo suzani da parte degli artigiani, e possibilità di partecipare a una breve masterclass pernottamento in hotel.
Prima colazione. Di primo mattino partenza per Samarcanda (280 Km ) circa cinque ore. Lungo il percorso si effettuerà una sosta a Gijduvan per la visita del minareto di Vabkent (XII secolo), della madrassa di Ulugbek e del Mausoleo di Abdulkhalik Gijduvani. Sosta ad un laboratorio di produzione di ceramiche tradizionali appartenente alla famosa famiglia Narzullaevs, con pranzo incluso. A seguire, lungo il percorso, ammireremo i resti degli antichi caravanserragli di Rabat Malik e Sardoba. Arrivo a Samarkanda e sistemazione in hotel. Durante il Navruz Samarkanda, si anima con una serie di festeggiamenti pubblici, riti tradizionali e attività culturali che celebrano l’arrivo della primavera e il nuovo anno. Sarà possibile assistere (a seconda delle condizioni metereologiche) a concerti folkloristici con musiche e danze tradizionali in costume, esibizioni teatrali all’aperto che raccontano miti e leggende legate al Navruz, parate colorate nelle piazze e street food per assaggiare le prelibatezze locali. Cena in ristorante locale pernottamento in hotel.
Prima colazione in hotel. Samarcanda è una città che appartiene tanto alla storia quanto al mito. Il suo nome evoca carovane cariche di spezie e seta, minareti dorati al tramonto, e racconti sussurrati lungo la Via della Seta. È un luogo che incanta ancora prima di mostrarsi, e che, una volta visto, non si dimentica più.
Basta un solo sguardo, magari timido e curioso, alla celebre piazza Registan, per restare senza fiato. Qui, l’anima timuride si rivela in tutta la sua gloria: un teatro di pietra e maiolica, dove la luce danza sulle superfici smaltate e ogni edificio sembra raccontare una storia. Tre madrasse – Ulugh Beg, Sher-Dor e Tilla-Kari – si fronteggiano in perfetto equilibrio, ornate da decorazioni geometriche e calligrafiche, cupole turchesi e portali maestosi. Ulugh Beg, grande scienziato e sovrano, volle che qui fiorisse il sapere; Sher-Dor, con le sue tigri solari, racconta di ambizione e potere; Tilla-Kari, letteralmente “rivestita d’oro”, è un inno alla bellezza e alla fede.
Proseguiremo poi verso un altro simbolo della grande Samarcanda: la moschea Bibi-Khanum, fatta costruire da Tamerlano come tributo alla sua amata moglie. Secondo la leggenda, fu così grande e bella da sfidare il cielo. Ancora oggi, nonostante i secoli e i restauri, conserva il suo potere.
Adiacente alla moschea, il bazar Syab pulsa di vita e colori. È il cuore commerciale della città, un labirinto profumato di coriandolo, albicocche secche, pani rotondi appena sfornati, tessuti ricamati e voci. Qui il tempo sembra rallentare, mentre le contrattazioni hanno luogo.
Nel pomeriggio ci attende un altro “museo a cielo aperto” la necropoli di Shakhi-Zinda, “Il Re Vivente”. Una scalinata conduce a una costellazione di mausolei riccamente decorati, ognuno un piccolo universo di arte e devozione. Le maioliche turchesi, i motivi a stella, le iscrizioni sacre: tutto qui parla di eternità. È un luogo di pellegrinaggio, sospeso tra la terra e il cielo.
Infine, saliremo su una collina alla periferia della città, dove si trova ciò che resta di un’epoca illuminata: l’osservatorio di Ulugh Beg. Costruito intorno al 1420, ospitava uno dei più grandi sestanti mai realizzati. Ulugh Beg, più astronomo che sovrano, guardava le stelle da qui, calcolando con sorprendente precisione la posizione degli astri, secoli prima di Copernico e Galileo. Il suo spirito sembra ancora vegliare sulla città, come se il cielo fosse un libro aperto da leggere.
Infine, visita a una casa locale (per pranzo o cena), con possibilità di assistere alla preparazione del plov, il piatto nazionale uzbeko. Trattamento: pensione completa (prima colazione, pranzo e cena)
Prima colazione. Ultimazione delle visite della città con il mausoleo di Gur-Emir, uno dei capolavori dell’architettura timuride che rappresenta il luogo di sepoltura di Tamerlano (Timur), il celebre condottiero e fondatore dell’Impero timuride, morto nel 1405, e altri membri della dinastia. L’edificio dall’eleganza e dalla bellezza sorprendente, è rappresentativo dell’arte islamica con elementi che hanno ispirato altri celebri edifici dell’Asia centrale e persino il Taj Mahal in India. Dominata da una maestosa cupola turchese smaltata, che si innalza oltre i trenta metri, il mausoleo incanta per la raffinatezza dei suoi dettagli: le piastrelle in maiolica dai motivi geometrici e floreali ricoprono ogni superficie con eleganza, mentre l’imponente portale d’ingresso (iwan) si apre come un sipario di mosaici e iscrizioni coraniche. All’interno, lo spazio sorprende per la sua atmosfera raccolta e sontuosa, dove luce, oro e silenzio si fondono in un equilibrio perfetto. Un vero capolavoro dell’arte timuride.
Vista ad una antica cartiera nei pressi di Samarkanda (circa 8 Km) Gli artigiani, qui impiegati, ci illustreranno le tecniche di lavorazione e alcuni degli strumenti, come ad esempio mulini ad acqua, utilizzati per la produzione di questo materiale così comune e altrettanto antico. Questa fabbrica è rinomata per la produzione di carta di seta secondo metodi tradizionali risalenti all’VIII secolo. Pranzo in ristorante locale e trasferimento presso la stazione ferroviaria e partenza per Tashkent. Arrivo e sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Trasferimento presso la stazione ferroviaria e partenza in treno per Tashkent. Arrivo a Tashkent in serata in tempo perla cena. Al termine sistemazione nelle camere e pernottamento in hotel.
Prima colazione. L’attuale Tashkent si uniforma ai caratteri europei nello stile e nell’architettura. Diversi sono gli edifici che rimandano al periodo sovietico dai palazzi amministrativi ad alcuni grandi hotel. Poco resta del passato di Tashkent a causa di un devastante terremoto nel 1966. Visiteremo il complesso “Khast Imam”, che include: La Madrassa di Barak Khan; La Moschea del Venerdi’ (Juma); Il Museo “Moye Muborak” dei monoscritti arabi e il corano più antico (VII secolo.); Il Mausoleo di Abu Bakr Kafol Shoshi. Breve visita al “Chorsu Bazzar”, uno dei più grandi mercati orientali nell’Asia Centrale. Pranzo in ristorante locale. Check in hotel. Nel pomeriggio ultimazione delle visite della città con il Museo delle Arti Applicate, un magnifico edificio con vivaci decorazioni in stucco (ghanch) e in legno intagliato e visita di una fermata della metro di Tashkent. Cena in ristorante locale. Pernottamento
Prima colazione. In tempo utile trasferimento in aeroporto (con autista, no guida) e imbarco su volo di linea di rientro per l’Italia via Istanbul
ORGANIZZAZIONE : GO ASIA
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