Partenza dall’Aeroporto di Venezia nel pomeriggio. Scalo a Zurigo. Past e pernottamenti a bordo.
Arrivo all’aeroporto di Bangkok. Dopo il controllo ed il ritiro bagagli, incontro con il nostro personale presente in aeroporto. Trasferimento ad Ayutthaya dove si trovano le celebri rovine che costituirono la capitale dei Re del Siam per oltre quattrocento anni, dal XIV fino al XVIII secolo. Arrivo e sistemazione in hotel. Al tramonto visita del tempio Wat Chai Wattanaram, disposto sulle rive del fiume Chao Praya ed edificato nel corso del XVII secolo in stile Khmer, con una “cinquina” di monumentali “Phrang” al suo centro. Rientro in hotel. Cena e pernottamento ad Ayutthaya in hotel.
Prima colazione in hotel e check-out. Alle ore 8 circa, inizio delle visite di Ayutthaya dal Wat Sri Samphet, il tempio dell’antico palazzo Reale e costituito da 3 gigantesche pagode campaniformi, quindi l’attiguo Wat Mongkhon Bophit, tempio al cui interno si trova una statua del Buddha in posizione seduta di gigantesche dimensioni. Si visiterà infine una rovina particolarmente conosciuta e desiderata da visitatori internazionali: il Wat Mahathat, tempio ‘della Grande Reliquia’ del Buddha. Edificato in stile Khmer nel XIV secolo e caratterizzato da una possente torre in stile ‘Phrang’, la rovina è conosciuta soprattutto per il volto in pietra celato tra le radici di alberi secolari. Al termine delle visite trasferimento alla stazione ferroviaria di Ayutthaya e partenza per Lopburi. Il viaggio a bordo del treno offrirà uno spaccato sulla quotidianità della vita rurale. Si risalirà verso nord per circa 50 min. fino a giungere alla città. Tra le storiche città nell’odierna Thailandia, Lopburi vantava lo sviluppo politico e culturale più maturo ed avanzato. Già nel primo millennio la città era tra i più importanti centri della civiltà Dvaravati, antichissima popolazione di etnia Mon che ci ha tramandato stupendi reperti archeologici ma la cui storia rimane un fitto mistero. All’inizio del secondo millennio Lopburi diviene una conquista ambita e prestigiosa nell’inarrestabile espansione dei Khmer di Angkor e per oltre due secoli ne costituirà l’avamposto occidentale più strategico. È durante questo periodo che nascono alcune tra le opere architettoniche più imponenti. Tra queste il Phrang Sam Yot, contrassegnato da 3 torri dedicate a divinità della corrente Mahayana del buddismo, ed il gigantesco Wat Phra Sri Ratana Mahathat. Durante il periodo Buddista Theravada di Ayuttaya questo tempio venne modificato a più riprese e con l’applicazione di diversi stili. Oggi questa rovina costituisce infatti un ibrido stilistico particolarmente apprezzabile. Dopo il declino di Angkor, Lopburi si afferma quale centro culturale di riferimento per le nuove città ed i Regni Tai in corso di costituzione. È qui, nel XIII secolo, che Re Ramkhameng il Grande, fondatore del Regno di Sukhothai, e Re Mengrai, fondatore del Regno di Lanna e della città di Chiang Mai, creano un sodalizio che costituirà l’asse politico del nuovo sud-est Asiatico post-Khmer. Nel XIV secolo Lopburi cade sotto l’egemonia di Ayuttaya e diventa la sede dei Vice-Re della prima dinastia. Nel XVII secolo, infine, Re Narai il Grande, per allontanarsi dalla minaccia delle potenze coloniali emergenti, trasferisce a Lopburi la sua sede di governo trasformando la città nella capitale del regno ed edificando il sontuoso palazzo che ne porta il nome. Il “Wang Narai” fu edificato contemporaneamente alla reggia di Versailles e diversi architetti francesi parteciparono al progetto. Molte soluzioni tecnologiche europee del tempo sono qui riscontrabili, come ad esempio la prima rete idrica costruita in Thailandia. L’architettura del palazzo invece conserva una netta predominanza dello stile e delle tradizioni locali. All’interno del palazzo si trova oggi anche un interessante museo dell’antica civilità Mon-Dvaravati che fondo’ la città nel primo millennio. La visita di Lopburi sarà organizzata in stile walking tour. Il Wat Phra Sri Ratana Mahathat, prima meta di giornata, è infatti ubicato di fronte alla stazione ferroviaria. Il Wang Narai è posto nell’isolato dietro ad esso mentre il Phrang Sam Yot è poche centinaia di metri più a nord. Informale pranzo en route presso un ristorante utilizzato dai locali. Il walking tour permetterà inoltre di ammirare da vicino una delle principali caratteristiche di Lopburi: la nota e vasta comunità di scimmie che scorrazza liberamente per le strade! Al termine delle visite trasferimento verso nord fino a raggiungere le rovine di Sukhothai, la città che fu sede della prima capitale del Siam. Nel XIII secolo qui ebbero origine la cultura, la lingua e l’ideale di nazione del popolo siamese. 19:00 ca. Si giungerà nei pressi dell’antico Parco Storico. Sistemazione e cena in hotel. Pernottamento a Sukhothai.
Prima colazione in hotel e check-out. Inizio delle visite al Parco storico di Sukhothai, listato tra i Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco: qui scopriremo le rovine di quella che fu la prima capitale del Siam. L’identificazione sociale, nazionale, la lingua, la forma di culto e le tradizioni culturali del popolo siamese nascono qui per volere del Re Ramkhameng il Grande, la cui storia si confonde con la leggenda. Oggi una statua che lo raffigura troneggia di fronte all’ingresso del “Parco Storico”, il cuore della città antica delimitata da ben tre fila di mura perimetrali. Si sviluppa su una estensione immensa e la continuità creata dai suoi stupendi e suggestivi laghi ricolmi di fiori di loto viene interrotta dalle torri e dalle alte pagode degli edifici templari. Ma c’è un ulteriore fattore che fa di Sukhothai un luogo indimenticabile e che penetra il cuore: la calma e la quiete assoluta della campagna circostante, capace di trasportare il visitatore a ritroso nel tempo. Il Museo dedicato al Re Ramkhameng sarà una tappa obbligata durante la visita delle rovine, tra le quali il colossale Wat Mahathat, tempio dell’antico Grande Palazzo, il Wat Sa Sri ed il Wat Sri Sawai, preesistente all’insediamento thai e originariamente dedicato alla Trinità induista. Il giro in bicicletta si estenderà fino ai vicoli del villaggio odierno che si snodano tra tradizionali case in legno. Qui si trovano anche i laboratori di ceramica ‘Sangkanlok’ che in epoca storica resero Sukhothai famosa in Cina e altre parti dell’Asia. Pranzo in una rinomata trattoria locale a base di “Khnom Jin”, spaghetti di riso conditi con varie salse al curry molto saporite e prelibate. Dopo pranzo trasferimento verso nord fino a raggiungere una delle province settentrionali più tradizionali del paese: Phayao, nota per il suo centro storico con piccole case in legno e per il grande lago sulla quale la cittadina si affaccia. Arrivo nel tardo pomeriggio e sistemazione in hotel. Cena libera. Pernottamento a Phayao.
07:15 ca. Partenza per il molo di imbarco (2km), successivamente si ammirerà l’offerta ai monaci novizi (Taak Bat) presso il molo di imbarco nel centro città. I partecipanti potranno acquistare personalmente il “Sangkatan” in loco. A seguire, imbarco sulle piccole imbarcazioni a remi dei pescatori locali per raggiungere una piccola isoletta al centro del lago nella quale si trova l’antichissima statua del Buddha del Tilok Aram. Per le 8:40 circa rientro in hotel per la colazione sulla terrazza panoramica del M2 hotel con vista lago. 9:30 circa, check-out e trasferimento presso una tradizionale comunità di pescatori che vive sul lago. Si potrà uscire in barca e pescare con loro. Al termine, pranzo prima di lasciare Phayao e trasferimento a Chang Mai. 14:30 ca. Arrivo al Wat Rong Khun, celebre monumento progettato e costruito da Ajarn Chalermchai e caratterizzato da un ibrido stilistico tra architettura moderna e forme tradizionali del passato. Le sue vaste proporzioni e le fastose rifiniture ne hanno fatto oggi uno dei luoghi più fotografati dai turisti internazionali. 15:30 ca. Trasferimento verso il doppio confine di Stato. Si apre davanti una grande pianura coltivata a riso e frutta tropicale, solcata dai corsi dei principali affluenti del Mekong, il grande fiume che scende dall’Himalaya e che attraversa l’intero Sud Est Asiatico fino al Mar Cinese. Qui il Mekong è nel suo medio-basso corso e costituisce per le popolazioni locali una imponente arteria di scambi. È questo uno dei crocevia etnici e commerciali più attivi e movimentati dell’Asia. L’interazione culturale ha favorito la fusione di tradizioni e sapienza popolare. In quest’area si trovano comunità montane al fianco di altre cinesi, laotiane e birmane. Molte di queste sono stanziate sulle pendici del monte Mae Salong, al confine con la Birmania. Ai piedi degli aspri rilievi si apre un paesaggio collinare dove si trova l’Ahsa Farmstay, un podere gestito da etnie Akha e Thai Yai. Sistemazione nelle camere e visita del podere. Tra le coltivazioni tropicali si distingue l’albero del caucciù. I fattori locali ci mostreranno come estrarre la gomma naturale dalla corteccia! Alle 17:00 trasferimento al vicino mercato del centro di Mae Salong Nai. È questo il momento della giornata nel quale i locali lasciano al lavoro e si recano al mercato prima di rincasare. Con un po’ di fortuna sarà questa l’occasione per incontrare genti delle etnie tribali nei loro costumi tradizionali. Al mercato si acquisteranno gli ingredienti per la cena che verrà preparata assieme agli ospiti del podere. Questa cooking class sarà l’occasione per apprendere la sapienza locale nel preparare piatti speziati e deliziosi. Cena a base delle pietanze preparate e pernottamento al farmstay. **Nota: in caso di maltempo e onde alte il boat trip potrebbe essere cancellato.
07:00 ca. Colazione tribale al farmstay a base di ‘mattoncini di sticky ricè e uova nella foglia di banano grigliati oltre a varie altre prelibatezze locali. 07:45 ca. Check-out e partenza per le visite di giornata. La mattinata è dedicata alle alte montagne che percorrono la parte ovest della provincia di Chiang Rai segnando il confine con la Birmania. Negli ultimi due secoli queste montagne hanno costituito la destinazione finale delle migrazioni di vari popoli dalle diverse origini. Popolazioni della montagna quali Karen, Thai Yai, Akha e Lahu sono state tra le prime a giungere, provenienti dalla Birmania, dallo Yunnan o dall’Himalaya. L’ultima importante migrazione risale alla metà del XX secolo e ha visto protagonisti i cinesi nazionalisti fuggiti dalla Cina in seguito alla vittoria di Mao. Questi ultimi hanno portato tra queste montagne la tradizione del tè. Vari popoli tribali hanno invece più recentemente convertito precedenti coltivazioni di oppio in caffè, trasformando la Thailandia in uno dei maggiori esportatori di arabica al mondo. La montagna del Mae Salong è famosa per il tè cinese. Le coltivazioni sono in prevalenza della qualità Oulong, a pianta bassa, ma occasionalmente si possono incontrare anche le secolari piante di Assam ad alto fusto. Saliti in quota, si potranno ammirare i filari che si allungano sulle pendici della montagna a perdita d’occhio creando un effetto visivo di forte effetto. Presso i villaggi Akha abbarbicati sulle ripide pendici del monte Chang Mup si troverà invece il caffè, per il quale si dovrà salire oltre i 1400mt di altitudine. Qui un erto percorso corre lungo il confine. Postazioni di avvistamento un tempo utilizzate dall’esercito thailandese possono oggi essere utilizzate dai turisti per ammirare gli splendidi paesaggi che si aprono sul versante Birmano del confine. Pranzo in ristorante locale. Dopo pranzo trasferimento verso il Doi Lueang Chiang Dao, la terza montagna più alta della Thailandia dalla forma inconfondibile, sorge infatti da un altipiano posto a 500 metri sul livello del mare elevando un possente massiccio montuoso che sale verticalmente con enormi pareti che terminano in una serie di picchi a cuspide i più alti dei quali sfiorano i 2200 metri di altitudine. Arrivo, check-in e sistemazione in un resort locale. Partenza per la visita di un villaggio di etnia Lisu dove poi si verrà ospitati per la cena. I Lisu mangiano all’aperto e mai all’interno delle loro case. Ci si siede a gambe incrociate sopra un grande palco in legno innalzato da terra di circa cinquanta centimetri e al centro del quale viene posto un grande vassoio circolare in bamboo noto tra i thai del nord con il nome di “Kantoke”. I popoli della montagna, a contatto con climi piu’ freddi, hanno sviluppato una cucina meno speziata e piccante rispetto ai thai delle calde pianure che al contrario consumano molto peperoncino per combattere le alte temperature. Il “Nam Phrik Lisu” è infatti una zuppa con una base di pomodoro aromatizzato con il coriandolo, una spezia dalla foglia simile al prezzemolo ma dal gusto tipicamente mentolato. Le donne Lisu ancora oggi amano indossare il loro costume tradizionale e l’usanza non si è perduta nemmeno tra le generazioni più recenti. È infatti abbastanza comune vedere giovani donne indossare il tipico abito viola con ampia gonna verde o blu scura, ma l’elemento decorativo che permette di distinguere le popolazioni Lisu da tutte le altre etnie è la particolare decorazione floreale o a scacchiera dal colore viola chiaro e molto vivo posto sul petto. È tassativo indossarlo durante le cerimonie oppure in presenza di ospiti, il cui avvento è sempre ritenuto un evento di grande importanza e regolato da un preciso codice comportamentale: gli ospiti mangiano prima, assieme agli uomini della casa, mentre le donne mangiano dopo ma a loro sono riservate le portate migliori e più prelibate. È anche rigoroso porre attenzione al momento del commiato: se gli ospiti si offrono di aiutare nel rassetto della tavola o per lavare le stoviglie, significa che non torneranno mai più in quella casa. È questa probabilmente un’usanza che trova le sue origini nel carattere storicamente seminomade di queste tribù. Al termine della cena trasferimento di rientro al resort. Pernottamento a Chiang Dao.
Colazione e check-out. Il mercato del martedì di Chiang Dao è il punto di riferimento per gli abitanti delle decine di villaggi tribali delle etnie più disparate che si trovano arroccati sulle pendici della grande montagna. Nel mattino le vie del mercato si colorano del giallo e verde intensi dei costumi delle donne Palaung ai quali fanno da contrasto il nero degli Hmong, il blu scuro dei costumi Akha ed il viola delle donne Lisu. I mercati si attivano prima dell’alba al fine di servire i compratori prima che si rechino al lavoro nei campi. Dai villaggi i venditori scendono a piazzare i loro prodotti agricoli per monetizzare gli importi che gli occorrono per comprare a loro volta i beni che non producono in proprio. Le contrattazioni e gli scambi di beni si svolgono quindi con un sistema più sofisticato del semplice baratto che non vincola le comunità montane ad un’economia di sussistenza. Ma al mercato non si trovano solo generi alimentari. Una vasta sezione è infatti riservata al vestiario. Noi qui faremo grandi provviste di carni, verdure e varie spezie, quante ne bastano per sfamare le 120 piccole bocche che animano una scuola-orfanotrofio sperduta in un angolo estremamente remoto del massiccio ed incastonata tra alte vette sommerse dalla jungla più fitta. È una scuola molto povera, priva di sovvenzioni statali, che raccoglie in maggior parte gli orfani dei vicini villaggi tribali ed include l’asilo, le elementari ed anche le scuole secondarie. Il refettorio è composto da una rudimentale costruzione con muri in cemento alti poco meno di un metro che sorreggono grate in ferro che giungono fino al tetto in lamiera ed è comunicante con la cucina dove un’unica, paziente e volonterosa cuoca prepara per i bambini cibi poveri e semplici, prevalentemente a base di vegetali. Con le nostre provviste, oggi alla scuola sarà giornata di gran festa. I partecipanti si potranno dividere i compiti per aiutare la cuoca. Alcuni taglieranno le verdure e le spezie, altri le carni ed altri ancora aiuteranno ai fuochi. I bambini dell’asilo e della prima elementare sono I primi a mangiare. Il loro turno è alle 11:00. Prima di entrare nel refettorio si muniscono di un grande piatto di ferro multi portata diviso in vari scomparti e si dispongono educatamente e diligentemente in fila indiana, in rispettoso silenzio. La cuoca versa la zuppa nello scomparto più profondo mentre negli altri serve riso e condimenti vari. Le tavolate hanno lunghe panche su ognuna delle quali trovano posto sei bambini su ogni lato. Alla fine del pranzo, dalle nostre provviste uscirà l’ultima sorpresa: un succulento dolce al cocco avvolto nella foglia di banana che farà venire il sorriso sulle labbra di tutti. Nel pomeriggio trasferimento a Chiang Mai, che fu per secoli la capitale di Lanna, un piccolo regno indipendente oggi corrispondente alla Thailandia del Nord. Arrivo e sistemazione in hotel. Cena libera. Primo pernottamento a Chiang Mai.
Colazione in hotel. Partenza per raggiungere il possente complesso montuoso oggi Parco Nazionale del Doi Inthanon, costellato di villaggi tribali. L’omonima vetta compresa al suo interno è la più alta della Thailandia con i suoi 2600 mt. Prima che la civilizzazione portasse le strade, I popoli tribali si orientavano tra le montagne seguendo i corsi l’acqua. Da un villaggio all’altro si impiegavano giorni di cammino nella jungla, trascorrendo le notti in piccole grotte e nutrendosi del pesce offerto dai fiumi. La foresta invece offriva erbe nutrienti, salutari o medicamentose, con le quali curare i mali o arginare le ferite provocate dai rovi. Malgrado la modernità, questi sentieri non sono stati abbandonati. Uno di questi costeggia il torrente Klang. Lo percorreremo per circa 4 Km accompagnati da un’esperta guida locale di etnia Karen, immergendoci nella foresta alla scoperta di estreme bellezze paesaggistiche, come le stupende cascate Pa Dok Siaw suddivise su tre distinti livelli. Superata la cascata attraverso una rudimentale scalinata in legno, si avrà accesso ad una stretta vallata incastonata tra alte vette che i Karen coltivano a riso con la tecnica del terrazzamento, canalizzando l’acqua della cascata per l’irrigazione. Lo spettacolo visivo offerto dai terrazzamenti è molto suggestivo. Giunti al villaggio Karen, pranzo a base di pietanze locali. La visita del Parco sarà completata raggiungendo le imponenti cascate Watchirathan, di altezza limitata ma che scendono con un violentissimo getto d’acqua di vasta portata. Nel primo pomeriggio si rientrerà verso Chiang Mai. La città è sovrastata sul lato ovest da una grande montagna, il Doi Suthep, che si innalza bruscamente dai 300 Mt di altitudine della piana della città per salire fino a quota 1600Mt.. L’omonimo, celebre e venerato tempio Wat Phratthat Doi Suthep si trova sul fianco della montagna rivolto verso la città. Dal tempio si gode quindi di una stupenda panoramica su Chiang Mai che si potrà ammirare al tramonto. Rientro in hotel al termine della visita. Cena libera. Secondo Pernottamento a Chiang Mai.
Colazione in hotel. 08:30 ca. Partenza per intraprendere un piacevole walking tour per immergersi nell’atmosfera della quotidianità locale. Partiremo dal Wat Sri Suphan, edificio di culto eretto circa 500 anni fa e nei secoli impreziosito con intarsi in argento, scolpiti da artigiani che ancora oggi mantengono viva la tradizione della battitura dei metalli. Dalla porta sud della città, faremo l’ingresso nel nucleo storico, dove i vicoli si snodano fra piccole abitazioni in legno a due piani in stile Lanna, che si alternano ai 119 templi Theravada, che per oltre sette secoli hanno fatto di Chiang Mai il principale centro di culto buddista del Sud Est Asiatico. Giungeremo così al Wat Chedi Lueang dove si trova il più grande Chedi di tutta la regione Lanna, costruito nel XIV secolo. Questo percorso storico, culturale e di costume non può che terminare godendo dei profumi e dei sapori della cucina della Chiang Mai antica e dei suoi piatti unici. Pranzo in ristorante tipico. Nel pomeriggio si partirà dal Wat Phantao, tempio risalente al XIV secolo e tra i più begli edifici religiosi costruiti in legno della città. Il ‘Wiharn’ infatti (il luogo di preghiera dei fedeli) è interamente costruito in pregiato legno di teak sapientemente scolpito. A breve distanza dal tempio si trova il Lanna Architecture Center. Il museo, dislocato all’interno di un edificio antico di superba bellezza, mostra l’evoluzione degli stili costruttivi Lanna nel corso dei secoli. Si prosegue quindi per la piazza dislocata nel cuore del centro storico dove vengono rievocati la fondazione della città ed i suoi aspetti culturali più caratteristici. Al centro della piazza si trova un monumento commemorativo dedicato ai tre re fondatori della città. Di fronte ad esso si trova, all’interno di un edificio edificato in stile coloniale, il Lanna Folklife Museum che offre una panoramica degli usi e costumi delle genti del Nord. Sulla piazza si affaccia anche il tempio più antico e forse più affasciante dei 119 luoghi di culto racchiusi tra le antiche mura. Si tratta del Wat Inthakhin Sadue Muang, un piccolo e grazioso gioiello dove venne originariamente custodita la pietra di fondazione della città. 15:30 ca (variabile a seconda dell’andamento della giornata) rientro in hotel e tempo libero a disposizione. 17:30 ca. Check out e trasferimento all’aeroporto di Chiang Mai in tempo utile per il volo per Bangkok. Volo per Bangkok e trasferimento in hotel. Cena libera. Pernottamento a Bangkok
Colazione in hotel e check-out. 06:45 ca. Partenza del tour dall’hotel di Bangkok. 08:30 ca. Prima tappa nella città capoluogo di Samut Songkhram strategicamente dislocata sull’estuario del leggendario fiume Kwai, teatro durante la Seconda Guerra Mondiale di cruciali scontri tra i giapponesi e le forze alleate culminati con la costruzione della storica ferrovia di guerra. Nel suo basso corso, il Kwai è noto come “Maekhlong”. A Samut Songkhram termina anche una linea ferroviaria secondaria proveniente da Bangkok. Sfruttando il terreno demaniale adiacente alla linea concesso dalle autorità locali, i venditori ambulanti hanno qui costituito un curioso mercato esponendo le loro merci sopra le rotaie. Questa particolarità non è sfuggita ai curiosi turisti che amano ammirare il rapido ricollocamento delle merci in occasione dei passaggi del treno. **Nota: Al momento del passaggio del treno al mercato di Samut Songkhram, i clienti dovranno tenere comportamenti idonei e rimanere in posizioni sicure, come da indicazioni preventivamente fornite dalle nostre guide. Easy Smile Asia non si potrà ritenere responsabile, per eventuali azioni o comportamenti dei clienti, pericolosi per la loro stessa sicurezza. 09:00 ca. Si prosegue per il vicino mercato galleggiante di Damnern Saduak, celebre tra i turisti internazionali, nelle fertili pianure della provincia di Ratchaburi. La visita avrà inizio percorrendo i canali rurali esterni a bordo delle tipiche motolance note come “long tail boats”. Tempo libero per la visita del Mercato. 10:30 ca. Si giungerà nuovamente sul corso del fiume Maekhlong (Kwai) per il pranzo in ristorante panoramico. 13:00 ca. Proseguimento verso la provincia di Kanchanaburi, le cui aspre e selvagge montagne segnano il confine naturale con la vicina Birmania. Tra esotici paesaggi dominati dalla jungla qui scorrono i due affluenti principali del Kwai: rispettivamente il “Kwai Noi” ed il “Kwai Yai”. 15:30 ca. Si giungerà fino alla stazione ferroviaria di Tham Krasae, posta su un alto e scenico dirupo a picco sul fiume. Visita alla piccola grotta locale che custodisce un tempio buddista ed a seguire partenza a bordo dell’antico treno per percorrere alcuni viadotti ferrati che si inerpicano sulle ripide pareti della montagna, costeggiando il “Kwai Noi”. Si scenderà alla stazione di Tha Kilaen proseguendo poi in auto verso l’alto corso del “Kwai Noi” fino al molo di imbarco del River Kwai Resotel, un affascinante resort posto sulle rive del fiume, circondato dalla jungla e da alte montagne. Il Resotel è raggiungibile esclusivamente per via fluviale. Si navigherà a bordo delle long tail boats (qualora vengano confermate strutture diverse dal River Kwai Resotel, l’arrivo in hotel potrà avvenire in auto o per via fluviale in base all’hotel confermato). Sistemazione nei graziosi chalet e parte finale del pomeriggio libera per godere delle invitanti facilities del resort o per ammirare la lussureggiante natura circostante dove il fiume scandisce il lento scorrere del tempo. Cena al resort e pernottamento.
**Nota: Consigliamo a coloro che partono per questo tour di preparare un piccolo bagaglio, zaino o trolley da portare nel Resort nella Jungla con il necessario per la prima notte e il tour di giornata, costumi da bagno compresi. I grandi bagagli possono essere lasciati all’interno dei minivan custoditi dallo staff.
Colazione in hotel e check-out. 07:00 ca. partenza per una entusiasmante crociera di poco più di un’ora di navigazione a bordo delle long tail boats risalendo un lungo tratto del fiume Kwai ed attraversando paesaggi di bellezza unica, dominati dalla jungla e da alte montagne che si gettano a picco sul nervoso corso del fiume. Si raggiunge il Parco Nazionale Sai Yok Yai, noto per le sue piccole ma graziose cascatelle. Qui la navigazione proseguirà a bordo di una grande chiatta in legno che verrà trainata sotto le cascate per una divertente e rinfrescante doccia (portate il costume da bagno!). Rinfresco a bordo in corso di navigazione a base di caffè e frutta fresca. 10:15 ca. Si lascerà il parco in auto per iniziare il percorso di rientro a Bangkok. 11:30 ca. Tappa presso il capoluogo di Kanchanaburi per la visita del celebre “Ponte sul fiume Kwai”, parzialmente distrutto al termine della guerra e oggi riportato alla forma di un tempo. Visita in loco e pranzo al ristorante galleggiante situato sotto il ponte. 13:00 ca. Ultima tappa di rientro verso Bangkok. 17:30 ca. (dipendente dalle condizioni del traffico) Arrivo previsto nella China Town della città e sistemazione in hotel. Cena libera. Pernottamento a China Town.
Colazione in hotel e giornata dedicata all’esplorazione a piedi della Bangkok vecchia. Il walking tour inizierà dal celebre Wat Saket, la ‘montagna d’oro’ di Rattanakosin costituita da una collina artificiale originatasi dopo che una mastodontica pagoda buddista crollò in fase di costruzione. Si salirà la collina attraverso una lunga scalinata. Sulla cima nel XIX secolo venne installata una pagoda più piccola che il Re fece trasportare dalle rovine di Ayuttaya. A seguire si procederà verso il palazzo del municipio dietro al quale si apre una fitta rete di vicoli ricchi di street food di alta qualità (molti venditori della zona sono listati nella guida Michelin). Si potrà assaggiare il fritto di taro, radicchio o tofu, ma anche il ‘khao na kaì a base di pollo. Si giunge così al sito della prima religione: il Chao Pho Seua, un santuario Confuciano che si trova all’intersezione di due strade. La leggenda racconta che il santuario ha una funzione protettiva per il quartiere, annientando gli spiriti maligni che provengono dalla strada posta direttamente di fronte al proprio ingresso. Ancora street food nell’isolato seguente. L’assaggio questa volta è del celebre mango e ‘khao niaow’ (‘riso appiccicosò in quanto impastato con denso latte di cocco). Si entra quindi in un’area di forte spiritualità buddista. Decine di negozi qui vendono oggetti di culto, vesti per monaci, offerte da portare ai templi, e vari altri oggetti utilizzati nei riti buddisti. Si giunge così al ‘Sao Chinchà, o ‘grande altalena’. Edificata in legno ed alta oltre trenta metri, veniva un tempo utilizzata dai brahmini per riti propiziatori brahmanici. Non stupirà quindi la presenza di divinità brahmaniche poste nelle vicinanze a guardia dei vari isolati. Spicca qui la fede per il Dio Vishnu al quale è dedicato il tempio Dev Mandhir, nel quale anche i non praticanti del culto Brahmanico possono insolitamente accedere. Nel corso del pomeriggio rientro nel cuore di China Town da dove riprenderà il walking tour. Prima tappa lungo la Charoen Krung Road dove si trova il cuore spirituale del quartiere attorno al quale China Town è sorta: il tempio Wat Mangkhorn Kamalawat, all’interno del quale vengono venerate varie divinità Confuciane, del Buddhismo Mahayana e del Buddhismo Tantrico. Il Wat Mangkhorn è di vaste dimensioni e viene visitato circolando in senso orario per raggiungere in ordine i santuari delle varie divinità. Ma il Wat Mangkhorn non è solo un luogo di preghiera per i laici. Qui si trova infatti una importante residenza e scuola per i monaci. A seconda del ciclo dello zodiaco cinese, le persone nate in anni simboleggiati da animali in conflitto con l’animale dell’anno corrente devono neutralizzare l’effetto negativo del “Chong”, quantificato in base ai rapporti conflittuali tra i vari animali. All’ingresso i visitatori verranno muniti di apposite cartelle assegnate in base al proprio “Chong”. Durante il percorso all’interno del tempio, l’utilizzo di queste cartelle in combinazione con le divinità specifiche per ogni individuo neutralizzeranno il “Chong”. Dalla parte opposta della strada si trova il mercato del fresco. Sono esposti in vendita gli esotici ingredienti della cucina cinese, tra i quali i cetrioli di mare amati dai cinesi di Bangkok, ma anche castagne cinesi e vari altri tipi di frutta secca ed essiccata ed ovviamente varie qualità di thè e tantissime spezie! Visita ad un antico negozio di spezie. Al mercato ci saranno inoltre varie opportunità per assaggi di cibi locali, molti dei quali costituiscono un originale mix tra cucina thai e cinese altrove irreperibili! Tra questi i tipici bocconcini i vari tipi di Dim Sum che a Bangkok assumono un distintivo sapore locale. Si potrà assaggiare anche un prelibato succo di melograno. Si raggiungerà quindi la Yaowarat Road dove si trova il grande mercato all’ingrosso specializzato in frutti di mare e da qui ad una rinomata bakery per assaggiare il tipico ‘mooncakè cinese. Prossima tappa in una casa di thè per alcuni assaggi. La giornata si chiuderà all’insegna della medicina cinese a base di erbe. In un ricco e rifornito emporio locale di erbe medicamentose si apprezzeranno varie tecniche curative basate sull’utilizzo terapeutico del Ginseng. Rientro in hotel al termine. Cena libera. Secondo pernottamento a China Town.
Colazione in hotel. Oggi è un giorno importante in Thailandia. Si festeggia infatti il Loy Kratong, una delle più importanti ricorrenze del calendario nazionale. Il Loy Kratong è una tradizione che si perde nei secoli. Rappresenta un ringraziamento all’acqua ed e origina da atavici riti propiziatori per la fertilità. I thai festeggiano questo evento facendo delle offerte presso i corsi d’acqua attraverso cerimoniali specifici per l’occasione. 08:30 ca. Partenza per la visita alle mete più classiche della città. Si inizia con il Royal Grand Palace all’interno del quale si trova anche il celebre Wat Phra Kaew (Tempio del Buddha di smeraldo). La parte visitabile del Royal Grand Palace include gli edifici noti come Palazzo Montien, Palazzo Chakri e Palazzo Dusit. Di questi, il Palazzo Chakri è visitabile solo esternamente. Il Dusit ed il Montien sono occasionalmente visitabili anche all’interno (non garantita la visita). Pranzo in ristorante locale. 13:00 ca. Visita al celebre Wat Pho, il monastero Buddista più antico della città e noto per custodire all’interno del proprio “Wihan” una gigantesca statua del Buddha reclinato. Qui si trova anche la sede della più antica scuola di massaggi Thai. Al termine della visita si attraverserà il fiume Chao Praya a bordo dei ferry in servizio regolare fino a raggiungere uno dei Landmark più noti della città: il Wat Arun (“Tempio dell’Aurora”), il monastero la cui gigantesca pagoda costituisce l’immagine per antonomasia di Bangkok. Scelto dal Re Taksin quale tempio della propria residenza reale durante la fine del XVIII secolo, il Wat Arun si trova a Thonburi, città oggi parte dell’agglomerato urbano di Bangkok ma dislocata sulla sponda opposta del fiume Chao Praya. Thonburi fu per alcuni decenni la capitale del Siam prima della fondazione dell’odierna Bangkok. Ultima tappa presso il Wat Traimit (“Tempio del Budda d’Oro”), che contiene al suo interno l’imponente statua del Buddha in oro massiccio, la più grande del mondo. Rientro in hotel previsto per le 16:30 ca. Cena libera. In serata trasferimento al Phra Sumen Fort, una torre difensiva posta sul fiume lungo le antiche mura della città che nel passato era usata per scopi difensivi contro le navi nemiche che risalivano il Chao Praya. Qui c’è la confluenza tra il canale Phra Sumen, uno dei principali canali di Bangkok, ed il Chao Praya. È questo uno dei punti preferiti dalla popolazione locale per festeggiare il Loy Kratong. Qui i Thai liberano il “Kratong” in acqua. Il luogo è generalmente molto affollato e comunica un’atmosfera gioiosa in occasione delle celebrazioni. Rientro in hotel (o drop off in altri luoghi della città). Terzo pernottamento a China Town.
Colazione in hotel e check-out entro le ore 12:00. Mattinata libera. Pasti liberi. 14:20 ca. Trasferimento con guida al seguito all’aeroporto di Bangkok in tempo utile per il volo di rientro in partenza alle ore 18:20.
Arrivo all’Aeroporto di Venezia in tarda mattinata.
Fine dei servizi.
ORGANIZZAZIONE : GO ASIA
12 giorni / 9 notti da € 4.290 – Voli inclusi – CONFERMA IMMEDIATA 1° GIORNO 25 DICEMBRE: ITALIA – BUENOS AIRES Partenza con volo di linea intercontinentale dall’Italia. Pasti e pernottamento a bordo. 2° GIORNO 26 DICEMBRE: ARRIVO A BUENOS […]
Una delle più vive manifestazioni della tradizione indiana è la festa di Diwali, il cosiddetto “festival della luce”, durante la quale milioni di indiani festeggiano il bene che vince sul male, la luce che illumina le tenebre, addobbando le proprie case, accendendo le lampade di terracotta, scambiandosi doni e cibo.
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